Smetti di fingere e insegui la tua vocazione
Tutti presto o tardi abbiamo avuto la sensazione che qualcosa ci chiama a percorrere una certa strada. Alcuni di noi questo qualcosa lo ricordano come un momento preciso dell’infanzia quando un bisogno pressante e improvviso, una fascinazione, un curioso insieme di circostanze ci ha colpiti con la forza di un’annunciazione:
“Ecco quello che devo fare.
Ecco quello che devo avere.
Ecco chi sono.”
La sensazione che esiste un motivo per cui la mia persona è unica e irripetibile e al mondo esistono cose alle quali mi devo dedicare, al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la sua ragion d’essere.
La sensazione che il mondo in qualche modo vuole che io esista, la sensazione che ciascuno è responsabile di fronte ad un’immagine innata che riempe la propria biografia.
Ma come faccio a rintracciare la trama di fondo della mia storia e scoprire l’immagine innata?
Dobbiamo prima di tutto accantonare gli schemi psicologici generalmente usati e per lo più usurati che non rivelano chi siamo veramente ma servono solo per adattare le nostre azioni allo schema.
Siamo stati derubati della nostra biografia.
Quanto più la nostra vita viene spiegata sulla base di qualcosa come la genetica, di qualcosa che i nostri genitori hanno fatto o hanno smesso di fare o alla luce dei miei primi anni di vita ormai lontani, tanto più la mia biografia sarà la storia di una vittima.
La vita che vivremo sarà una sceneggiatura scritta dal nostro codice genetico, dall’eredità ancestrale, da accadimenti traumatici, da comportamenti inconsapevoli dei nostri genitori.
Voglio smascherare la mentalità della vittima da cui nessuno di noi può liberarsi finchè non accantona i vecchi schemi con cui spiega se stesso.
“Sono così perché la vita mi ha fatto diventare duro”…
“Ho sofferto molto da piccolo, per questo non riesco più a fidarmi”…
Prima della nascita l’anima di ciascuno di noi sceglie un’immagine o disegno che poi vivremo sulla terra che ha a che fare con la nostra vocazione:
Siamo stati chiamati per fare qualcosa in questa vita.
Per scoprire chi siamo e qual è la nostra vocazione dobbiamo fare 3 cose:
1- Cercare quasi ossessivamente il filo conduttore della nostra vita, guardare a ritroso il nostro passato e capire che la vocazione è un dato fondamentale dell’esistenza umana che dà senso a tutte le nostre esperienze;
2- Allineare la nostra vita e su di essa;
3- Trovare il buon senso di capire che tutto quello che ci accade (anche le cose brutte) fa parte del disegno dell’immagine, sono necessari e contribuiscono a realizzarlo.
Una vocazione può essere rimandata, elusa, a tratti persa di vista oppure può possederti totalmente. Non importa, alla fine verrà fuori.
La vocazione non ci abbandona mai, siamo venuti al mondo con un’immagine che ci definisce.
Contiamo qualcosa solo in virtù dell’essenza che incarniamo, e se non la realizziamo, la vita è sprecata.